Dal Malawi a Piacenza e ritorno. Il viaggio di Robert con GHT Onlus
La formazione degli operatori sanitari, assieme allo sviluppo delle loro competenze (non soltanto quelle necessarie all’utilizzo della nostra piattaforma), è uno dei principali obiettivi di GHT Onlus. La nostra missione non è soltanto quella di curare, ma anche di creare le condizioni per la crescita del sistema sanitario dei Paesi in cui operiamo. L’esperienza di Robert Mphwere, clinical officer 33enne operativo a Blantyre (Malawi), è un esempio di quello che vogliamo contribuire a realizzare. Grazie a GHT Onlus, che lo ha inserito tra gli operatori del centro Dream locale già nel 2014, Robert ha potuto seguire un corso di formazione in Italia nell’aprile scorso, e ora spera di poter mettere a frutto quello che ha imparato anche nel suo Paese.
Robert, come hai conosciuto Ght Onlus?
Ho conosciuto GHT Onlus quando è stato presentato per la prima volta nel programma Dream di Sant’Egidio in Malawi, nel 2014. Il dottor Bartolo, assieme a diversi medici, ci ha inserito nel corso di gestione dei casi, formandoci per i teleconsulti. Poi però sono stato assegnato al trattamento delle donne incinte con HIV. E ho dovuto sospendere la mia esperienza con la piattaforma.
Come giudichi la tua esperienza formativa nel centro Mario Sanna di Piacenza?
L’esperienza è stata straordinaria. La fondazione Mario Sanna è un istituto di eccellenza. Vi lavorano professionisti che hanno a cuore la salute dei pazienti e credono molto nel lavoro di squadra, dando credito ad ogni opinione differente. Quando sono arrivato a Piacenza sono stato guidato nel migliore dei modi. Il mio primo giorno è stato un po’ complicato, non conoscendo la struttura. Ma sono stato seguito in maniera eccezionale dal team del dottor Diana, coordinatore del gruppo otologico.
Cosa hai imparato?
Ho imparato molto da queste persone: dall’introduzione all’audiologia, ai sistemi per effettuare screening usando macchine audiologiche. Come identificare patologie dell’orecchio, effettuare timpanometrie e otoscopie, eseguire screening sui bambini. Ho capito che molti dei problemi relativi alla perdita d’udito che affliggono il Malawi stanno nella mancanza di competenze specifiche e di strumentazione adeguata per lo streaming. Con interventi del tutto assenti. Sono convinto che con la la conoscenza acquisita potremo iniziare a capire la portata del problema e poter così intervenire.
Quali sono le maggiori criticità del sistema sanitario in Malawi?
Il sistema sanitario del Malawi sta affrontando molte sfide. Competenze insufficienti, pochi specialisti, mancanza di strumenti diagnostici, scarsezza di medicinali e infrastrutture insufficienti. Ci sono poi scarsissime opportunità di formazione per i clinici diplomati per conseguire una laurea o specializzarsi (i clinici sono una figura intermedia tra il medico e l’infermiere che in Africa molto spesso è costretta a rimanere nel limbo formativo ndr.). Questo perché le borse di studio per le specializzazioni da Paesi stranieri sono offerte a chi ha già una laurea, ma per problemi economici sono molto pochi i medici a possederla. Tanto per fare un esempio ci sono solo 5 neurologi, che non riescono a far fronte alle necessità. Motivo per cui le morti per complicazioni legate a malattie neurologiche stanno aumentando notevolmente nel Paese. La maggior parte delle strutture che possiedono macchinari per le tac sono private e costose.
Come può aiutare il Malawi il lavoro di GHT Onlus?
Credo che se il sistema di Ght fosse installato e desse l’opportunità di formazione ai molti clinici delle strutture pubbliche, porterebbe un grande cambiamento del sistema sanitario del Malawi. Credo che prima delle infrastrutture e della strumentazione venga la formazione. E Ght può essere un modo efficace di farla.
Che opinione ha di GHT Onlus e della sua piattaforma?
Penso che il GHT possa migliorare il sistema sanitario in tutta l’Africa, per ora abbiamo migliorato la gestione dei pazienti usando i teleconsulti, sebbene il sistema non abbia raggiunto molti altri ospedali affollati. Per quanto mi riguarda sono molto grato per aver avuto l'opportunità di fare esperienza in Europa, vedere come vengono gestiti i pazienti e capire l’importanza di disporre di attrezzature diagnostiche all'interno dell'ospedale per diagnosi rapide ed efficaci. grazie GHT per questa esperienza.