Ritorno a Bangui, GHT Onlus di nuovo in Centrafrica
A due anni di distanza, il team di Global Health Telemedicine è tornato a Bangui, in Centrafrica. La squadra guidata dal nostro segretario generale, Michelangelo Bartolo, è partita il 15 ottobre ed è rimasta sul posto per una settimana, il tempo sufficiente per installare un nuovo centro di telemedicina nel Dream Clinique di Sant'Egidio e ripristinare la postazione del centro clinico la Joie Di Vivre. Il gruppo di Ght Onlus ha potuto toccare con mano la voglia di cambiamento di un Paese che sta tentando con fatica di uscire da una guerra civile. Il prezzo pagato dalla popolazione dal 2013 ad oggi è altissimo: sono almeno 400mila le persone uccise,1 milione e 600mila gli sfollati, con oltre 2 milioni e mezzo di rifugiati fuggiti in altri Paesi, tra cui il Sudan.
«Sicuramente la situazione e cambiata, anche se c'è ancora molto lavoro da fare - racconta il dottor Bartolo -. Rispetto a due anni fa, ad esempio, attorno all'aeroporto non ci sono più tutte quelle baraccopoli abitate da profughi e sfollati, anche i presidi e i posti di blocco sono diminuiti. Resta il dramma di una nazione che sta provando a lasciarsi alle spalle un conflitto orribile».
Dream ha preso in gestione e ripristinato la vecchia struttura adoperata da Emergency, che con gli accordi di pace ha lasciato il Paese. In questo centro Dream i malati di HIV sono una minoranza, mentre iniziano a manifestarsi altre patologie croniche. L'esigenza di installare un servizio di telemedicina è emersa dai diversi viaggi di alcuni medici che hanno vistato il centro al seguito della Comunità di sant'Egidio. La postazione è stata subito attivata, i primi test sono iniziati appena dopo il primo giorno di lavori di istallazione: «Nel centro Dream abbiamo istallato due postazioni da cui si possono richiedere teleconsulti - continua Bartolo -. La prima, più completa, è connessa a tutte le attrezzature necessarie per usufruire dei teleconsulti di GHT Onlus per tutte le specialità disponibili. L'altra è di consultazione, ma resta una risorsa indispensabile per il centro».
Il centro Joy de Vivre, gestito dall'associazione Amici del Centrafrica, aveva già una postazione per la telemedicina. Era stata allestita due anni fa, ma il servizio è stato un po' trascurato e ha avuto bisogno di una messa a punto. Le apparecchiature sono state ripristinate ed è stata avviata la formazione. La delegazione di Ght ha poi incontrato alcune organizzazioni presenti sul territorio per verificare la possibilità di collaborazioni future e ha visitato l'ospedale locale.
Ci piace ricordare che gli apparecchi sono stati comprati grazie alla festa di compleanno di Giampiero Guerrierei, uno dei soci fondatori di Global Health Telemedicine. Per i suoi 50 anni non ha voluto nessun regalo, ma ha permesso di costruire altri due ponti tra Italia e Africa grazie alla sanità a chilometro 0 di GHT Onlus.