Giniyo torna a sorridere! Il primo corridoio sanitario di GHT
Il nostro primo corridoio sanitario si è concluso con successo e Giniyo, il bambino di 9 anni che abbiamo conosciuto in Malawi durante una missione nel 2018, può ora tornare a sorridere. Il piccolo era affetto da una rara forma tumorale benigna (neurofibromatosi), che aveva colpito la metà destra del volto e reso difficili le azioni più semplici, come mangiare, bere o anche sorridere.
Global Health Telemedicine ha voluto scommettere sulla sua rete e ha deciso di aiutare il piccolo organizzando una raccolta fondi per portarlo in Italia e farlo operare. In poco tempo abbiamo raggiunto la cifra necessaria per coprire il costo dei biglietti aerei e della permanenza del bambino assieme a suo papà. Un traguardo arrivato anche grazie all’impegno dei molti volontari della Comunità di Sant’Egidio che hanno attivamente contribuito all’assistenza e a tutte le necessità di Giniyo prima dell’operazione e durante la degenza.
A prendere in carico il caso è stato un team multidisciplinare dell'ospedale Santa Chiara di Pisa, grazie all’interesse del professor Franco Mosca, direttore della Fondazione ARPA, e al contributo della Regione Toscana. Il piccolo è stato operato da un equipe chirurgica di altissimo livello composta dal professor Emanuele Cigna, chirurgo plastico, dal professor Luca Bruschini, otorinolaringoiatra, e dalle dottoresse Amelia Santoro e Olimpia Mani.
Giniyo è stato operato a novembre ma il team che si è occupato di lui ha dato notizia dell’intervento soltanto lunedì scorso. Nonostante la complessità della patologia e la giovanissima età del paziente, l’operazione si è completata con successo in meno di 6 ore. «Non è stato semplice isolare la massa senza danneggiare il piano dove passano i muscoli mimici del volto – hanno commentato Cigna e Bruschini –. Ma era fondamentale garantire un risultato che lasciasse al bimbo la capacità di sorridere, bere ma anche parlare senza un’alterazione dei movimenti della bocca».
Il viaggio di Ginyio è stato il primo corridoio umanitario organizzato e finanziato da Global Health Telemedicine. Un impegno che si affianca alla consueta attività di teleconsulto e che speriamo possa intensificarsi nei prossimi anni.