In collaborazione con la Società Italiana di Neurologia (SIN), la Global Health Telemedicine (GHT), la @Società italiana di telemedicina (SIT) e DREAM Sant'Egidio.
Un giorno di lavoro, di confronto, su realtà sanitarie africane ed europee insieme, per una collaborazione e una formazione a distanza, a cui hanno partecipato oltre 60 iscritti, in presenza e in videocollegamento, per riflettere e maturare considerazioni sull'esperienza di oltre 1000 casi clinici.
"La grande innovazione di questo corso è l’unione di due mondi, quello scientifico, della ricerca, e quello della cooperazione, della solidarietà, che normalmente non comunicano, sono a compartimenti stagni. Questo corso è parte di una visione condivisa sull’Africa".
Queste le parole del dottor Massimo Leone (SIN) a commento dell'iniziativa.
"È una formalizzazione di un'attività che dura da tempo. Una tappa nuova di un percorso condiviso, essendo il primo corso di formazione comune, organizzato dalla Società italiana di neurologia, in casa di Dream".
"L’altro punto importante - prosegue Leone - è che è stata l’opportunità per trovarsi e mettere insieme un’attività comune di refertazione da remoto sulle malattie neurologiche, in particolare sull’epilessia, che abbiamo sempre fatto singolarmente. Facciamo migliaia di consulti per l’epilessia per l’Africa, però non ci eravamo mai trovati insieme. Abbiamo deciso che era arrivato il momento di trovarsi e parlare delle attività comuni per fare il punto e partire con nuove idee".
"È un punto storico. È la prima volta che l’Oms chiama a sviluppare un piano di cura, cioè di accesso alle cure neurologiche, in primis l’epilessia, in particolare per i Paesi in via di sviluppo. Quindi questa è l’altra grande innovazione. Questa è una cosa che noi facciamo già da prima che questo piano dell’Oms venisse reso pubblico. Ed è un percorso che stiamo facendo in comune con le istituzioni internazionali", conclude Leone.